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Liberia A82Z A82X

 

LIBERIA … Prima o poi ritornano!

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Questa volta tocca a me … Sono I1HJT (Alfeo) e mi accingo a scrivere il resoconto di una DxPedition dell’ Italian DxPedition Team; alla richiesta di I2YSB (Silvano) non ho potuto dire di no anche se da tempo non lo facevo, abbiamo deciso di passarci la palla da uno all’altro ed è arrivato il mio turno. Come molti di voi sanno, pianificare una DxPedition non è cosa da poco e, ultimamente, sta diventando sempre più impegnativo. Negli ultimi anni i gruppi attivi in DxPedition sono considerevolmente aumentati  ed i country appetibili dal punto di vista DXCC oggi cominciano a scarseggiare. Inoltre, anche se ci piace pensare in  grande, dobbiamo fare i conti con le nostre risorse e capacità finanziarie che pongono inevitabilmente limiti invalicabili alle nostre ambizioni.

Nonostante questo noi dell’ I.D.T. siamo perennemente alla ricerca di paesi da cui poter effettuare le nostre DxPedition valutando con attenzione le richieste della comunità radioamatoriale mondiale.

Rimanendo quindi entro i limiti delle nostre possibilità, anche in questa occasione la scelta è caduta sul continente africano.  Negli scorsi anni abbiamo visitato 20 differenti country africani che, tutto sommato, non sono pochi; ne rimangono molti altri ma tra questi alcuni sono off limit per ragioni di sicurezza, altri sono per noi irraggiungibili a causa di problemi logostici che non siamo in grado di affrontare, altri ancora sono stati attivati più o meno recentemente da altri gruppi. Per queste ragioni, valutando attentamente i pro e i contro, alla fine abbiamo concluso che era giunto il momento di tornare ove già eravamo stati.

Carte alla mano ci siamo messi di buona volontà e alla fine abbiamo deciso per la Liberia dove, come IDT,    eravamo stati 8 anni fa, nell’Aprile del 2011 con il call 5M2TT. Quella volta io non c’ero e il team era composto da soltanto  5 operatori  con un  setup sicuramente non paragonabile a quello di oggi. Per questa occasione si rendeva disponibile un nutrito gruppo di 11 operatori, di cui 2 per una sola settimana, e un set up particolarmente performante, composto da 5 stazioni totalmente complementari tra loro.

Come da prassi, prima di ogni spedizione, cerchiamo di capire come potrebbe evolversi la propagazione andando a studiare i log e l’attività di altre DxPedition  che, qualche settimana o qualche mese prima, hanno operato da latitudini più o meno simili. Tutto questo per carpire anche un po’ di skill (come dicono gli anglosassoni) che non guasta mai. Grazie al web si possono reperire moltissime informazioni su come una spedizione affronta i vari pile up, come vengono lavorate le varie bande e in quali momenti e soprattutto quando prestare particolare attenzione a zone del globo che tavolta sono tracurate come, ad esempio VK e ZL. Spesso si scoprono cose interessanti di cui si cerca di fare tesoro e, benchè la nostra esperienza africana sia di lunga data, c’è sempre qualche cosa da imparare. I log online offrono inoltre molti spunti su come gestire la spedizione anche dal punto di vista mediatico e abbiamo notato interessanti sviluppi in questo senso, soprattutto facendo ricorso a molteplici soluzioni che il web può offrire. Siamo stati i precursori del log on line in real time e vedere che altri gruppi stanno seguendo il nostro modus operandi ci rende davvero orgogliosi. Anzi, dobbiamo rilevare che spesso si arriva a soluzioni davvero geniali che portano il corrispondente ad avere l’immediatezza della conferma non solo del QSO ma anche dell’accredito su LOTW. Davvero un bel passo avanti se pensiamo a quando, ancora giovani, dovevamo aspettare settimane (se non mesi ! ) prima di ricevere l’ambita carta QSL e, in alcuni casi, il dannato timbro  “Not in Log” … Altri tempi, altre sensazioni, altre esperienze. Ma il mondo si è evoluto e  di questo bisogna prenderne atto.

 

Prima di iniziare il racconto vero e proprio di A82X e A82Z voglio farvi partecipe di alcune righe che Clara IK2TIC, moglie di IK2HKT (Stefano), ha voluto mandarmi per descrivere l’atmosfera che ogni volta precede una DxPedition.

Clara scrive:

 

SI PARTE !!!   In realtà questo è solo un incipit perché la partenza vera avverrà dopo quattro lunghi mesi da vivere e condividere appieno. Succede che casa nostra viene rigorosamente trasformata da questo gruppo solido e affiatato di amici uniti da una grande passione: la radio (io li chiamo “radio-amanti” ! ).

Puntualmente nasce il problema contatti sul posto, licenze, autorizzazioni e tutto il lavoro burocratico che precede ogni spedizione. Tutto avviene tramite telefonate che immancabilmente rendono i pasti di famiglia come una tavolata di comunità. Poi capita che chiedi di passarti il sale e ti viene risposto che la propagazione sarà bassa. Inutile innervosirsi, ci si alza, si prende il sale consapevoli che la propagazione sarà bassa....e il subbuglio di  quattro mesi diventa un lavorio di pazienza.

Nell'avvicinarsi dell'evento arriva pure l'euforia, con i computer sparsi per tutta la casa, radio accese attaccate a carichi fittizi per simulare i pile up, sei costretta a scavalcare scatole di metallo da cui escono decine di cavi che, al solo passaggio, ti senti fulminata all’istante!

 Poi si aggiunge il resto del gruppo per mettere a punto i BREVI ( !!! )  e innocui preparativi di un tempo che sembra non avere avuto mai abbastanza tempo (ma vi pare? Solo quattro mesi di convivenza travolti dalle onde elettromagnetiche)....E in quel momento dove tutti ti riempiono casa senti l'aria frizzante di questo vociare appassionato, incantata osservi i legami di amicizia e i gesti di chi attende con desiderio qualcosa in cui crede. Si preparano le borse, si impreca con i bagagli predisposti da Silvano che,  allo stremo delle sue forze, ripete sempre; “questa è l’ultima! “ ....E come canta Roberto Vecchioni: "Dai... che bello vivere ancora!" . Un abbraccio veloce e si assiste alla partenza della DxPedition che ogni volta sembra una cosa epocale. Che dire da qui: " buon viaggio e.. Good Luck I.D.T.!" 

 

 

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E dopo questa breve premessa veniamo al racconto di questa nostra ultima avventura in Liberia. Quando l’ I.D.T. andò in  Liberia la prima volta,  il referente fu Massimo (EL2GB - IZ0EGB) il quale diede un grande aiuto per ottenere la licenza e a trovare una sistemazione logistica. Oggi Massimo non lavora più in Liberia però mettendo a frutto le conoscenze fatte durante la nostra prima DxPedition, siamo riusciti a contattare Richmond EL2BG che è un funzionario governativo ma, soprattutto, il Presidente del LRAA (Liberia Radio Amateur Association).  Inviata una e-mail e spiegate le nostre intenzioni, con nostra sorpresa è successo quello che non ti aspetteresti mai possa accadere in un paese africano. Nell’arco di pochi minuti Richmond rispondeva alla nostra mail e subito dopo aver inviato le copie delle nostre licenze italiane e i rispettivi passaporti, ci inviava una lista di nominativi tra cui scegliere da destinare alla nostra DxPedition. L’occhio attento e vigile di Silvano fu subito attratto da A82X e A82Z, nominativi speciali non più attivi da oltre 30 anni.  L’occasione era ghiotta anche per stuzzicare gli appetiti dei cacciatori di prefissi quindi, 10 minuti dopo la mail di Richmond, abbiamo confermato la scelta dei 2 call: uno da usare per SSB, CW e RTTY e l’altro per FT8. La sorpresa è stata grande quando abbiamo visto che dopo pochi minuti Richmond già ci aveva inviato la licenza e tutto il necessario da inoltrare all’ARRL per la convalida. Praticamente abbiamo ottenuto la licenza in meno di 20 minuti. Se non fosse successo a noi, non ci avremmo mai creduto! Ovviamente sono seguite altre e-mail per perfezionare la parte burocratica ma già dopo 24 ore tutto era sistemato: semplicemente perfetto !!!

Sempre grazie a Richmond abbiamo avuto il suggerimento per una location adeguata alle nostre esigenze. Ed infatti ci ha indirizzato verso una grande fattoria, la Wulki Farm, situata a circa 30 minuti di auto dal centro di Monrovia.  Un grande giardino, lontani dai disturbi tipici della città, con la possibilità di montare tutte le antenne necessarie alle nostre stazioni, 2 generatori (poi scopriremo non troppo efficienti) : insomma, c’erano tutti i presupposti per fare bene.

Pianificato il viaggio in tutte le sue sfaccettature (visti, voli aerei, conferma bungalows …) subito ci siamo messi al lavoro per preparare tutto l’occorrente. Come sapete noi dell’ I.D.T. siamo abbastanza pignoli e cerchiamo, nel limite delle nostre capacità, di non lasciare nulla al caso. Quindi, come da prassi, abbiamo collaudato tutto il setup di 5 stazioni e relativi amplificatori, antenne e computer… con la gioia di Clara, moglie di IK2HKT (Stefano). La soluzione di realizzare stazioni modulari e complementari tra loro presenta notevoli vantaggi in fatto di flessibilità e rindondanza. Per questo da sempre  usiamo solo ed unicamente rtx Elecraft K3, Amplificatori KPA500 e ultimamente i nuovi HAL 1200 Atlantic. La rete dati è realizzata mediante 5 computer identici per tutte le stazioni e 2 PC come server (uno per SSB, CW e RTTY e uno per FT8). La messa a punto di tutte queste attrezzature ha richiesto alcune settimane di lavoro e, alla fine,  incrociando le dita, abbiamo finalmente potuto riempire i nostri mitici contenitori gialli e arancione con il materiale pronto per il viaggio.

In fretta arrivò la fine di Settembre e il giorno 29 ci siamo ritrovati tutti a casa di IK2CKR (Angelo)  per un pranzo di buon auspicio: mancava JA3USA (Mac) il quale, partito dal Giappone, già era in viaggio per Monrovia. Quasi sempre, viaggiando verso la costa atlantica dell’Africa, utilizziamo la Royal Air Maroc che da Milano Malpensa vola a Casablanca. Facciamo il check in nel primo pomeriggio e in breve imbarchiamo i 414 kg di materiali stipati nei nostri 18 contenitori. Tutti gli effetti personali ed i PC, invece, sono contenuti nel bagagllio a mano che  però è assogettato a limiti di peso e di volume; per fortuna  in Africa le necessità in fatto di vestiario sono ridotte al minimo!

Giunti a Casablanca dopo un tranquillo volo, ripartiamo per Monovia dove atterriamo il giorno 30 alle 2:30 del mattino e lì troviamo ad attenderci una assonnata funzionaria del Ministero degli Interni che, preventivamente contattata da Stefano, ci fornisce assistenza per tutte le operazioni doganali (potremmo aprire una agenzia di sdoganamento in Africa: oramai conosciamo a menadito tutta la prassi ! ). Dopo un  breve controllo alla corposa documentazione diligentemente preparata da Silvano e Stefano prima della partenza, finalmente otteniamo il nulla osta per entrare nel paese.

Usciti dall’aeroporto i mezzi inviati dalla Wulki Farm ci conducono a destinazione dove giungiamo verso le 4 di mattina. Ovviamente a quell’ora nulla si può fare e ci concediamo un breve riposo fino alle prime luci dell’alba e subito facciamo il primo sopraluogo per scegliere la disposizione delle antenne. Alle 7, dopo una veloce colazione, il nostro maresciallo I2YSB – Silvano distribuisce ad ognuno di noi la propria mansione. Ed è così che Stefano(IK2HKT) e Alberto (IZ2XAF) si occupano delle stazioni radio e della rete intranet/internet, Vinicio (IK2CIO) e Gino (IK2RZP) delle 2 Yagi multibanda, Silvano (I2YSB), Marcello (IK2DIA) e Tony (I2PJA) delle Spiderbeam, io con Angelo (IK2CKR) e Franco (I1FQH) delle antenne verticali per le bande basse. Nel frattempo riceviamo una telefonata da Mac che ci informa di essere bloccato nell’aeroporto  di Bruxelles perché il suo volo per Monrovia è stato cancellato e posticipato di 24 ore. Niente di grave se non fosse che Mac, questa volta, ha dovuto affrontare una viaggio di oltre 72 ore per unirsi a noi: quasi una odissea! Continuiamo con il nostro lavoro e dopo qualche ora comincia a prendere forma la nostra antenna farm. Alle ore 14:00 del giorno 30 Settembre la prima stazione va “on air”. Poiché c’è ancora molto lavoro da fare per rendere operative le altre stazioni, decidiamo di partire in FT8  in modo che  l’operatore possa continuare nel lavoro di montaggio delle stazioni adiacenti pur tenendo d’occhio il monitor e cliccando sulle liste.

Riusciamo così ad ottimizzare il nostro tempo e alle 17:30 del pomeriggio siamo già operativi con tutte le 5 stazioni.

Alcuni criticano il nostro modo un po’ militare di affrontare la fase di setup delle stazioni ma a noi piace così: lasciare le cose all’improvvisazione non è nel nostro DNA e, in ultima analisi, è un modo di fare che ripaga ampiamente in termini di tempo ed efficienza.ssb

Fin da subito il pile-up è davvero intenso, soprattutto in 15, 17 e 20 metri. Capiamo presto che le bande alte non avrebbero dato grandi risultati anche se, alla fine, qualche migliaia di QSO sono messi a log sia in 10 che in 12 metri; niente di paragonabile alla precedente spedizione del 2011 ma, ovviamente, i grossi numeri ce li aspettavamo dalle bande basse: e così è stato. In 30 e 40 metri siamo stati letteralmente assaliti dai JA per la gioia di Mac che, anche per questa occasione, ha dovuto gestire i propri connazionali non solo per numeri ma addirittura per Prefetture: ascoltare Mac mentre mette in riga le centinaia di stazioni JA in 40 metri è sempre un bello spettacolo da vedere. Da parte mia e degli altri cwdoppisti del team abbiamo faticato non poco sia in 30 che in 40, 80 e 160  metri soprattutto a causa delle scariche atmosferiche ma alla fine il numero di QSO su queste bande ci ha ripagato dell’enorme sforzo profuso al fine di accontentare tutti. Anche in SSB si sono dati da fare tant’è che alla fine la differenza di QSO tra SSB e CW è davvero minima: un totale di 22388 per il CW e 22138 per SSB. Abbiamo tenuto viva pure l’RTTY con IK2RZP (Gino) che, più per nostalgia che per necessità, ha realizzato 1460 QSO in questo modo operativo che temiamo sia destinato ad essere abbandonato nella future DxPedition.

Grande fermento invece in FT8; qui ci eravamo preparati bene ed il setup approntato da IK2HKT (Stefano) con la preziosa collaborazione di IZ2XAF (Alberto)  ha dato un risultato davvero eclatante. Oltre 20.000 QSO con 6769 differenti call di cui 2800 unici. Per unici intendiamo nominativi che ci hanno collegato solo ed unicamente in FT8 e non in altro modo operativo. Abbiamo anche provato FT4 ma dopo 48 QSO abbiamo capito che questo modo operativo poco si addice alle DxPedition: è nato per fare contest e per quello va usato. Noi volevamo provarlo proprio per valutare la sua efficienza ma alla fine ci è bastato poco per capire che il sistema FT4, nonostante la velocità, non è adeguato a situazioni di grosso pile up. L’utilizzo di FT8 è stato proficuo anche perché è stato usato come beacon, soprattutto nella bande alte. Quando qualche segnale cominciava a comparire nello spettro, subito giravamo il setup in CW e poi in SSB per sfruttare al massimo le brevi e imprevedibili aperture sulle bande alte. Questa operatività ha dato i suoi frutti permettendoci di cogliere ogni opportunità anche in condizioni di propagazione scarsa come quelli attuali. Grandi numeri da USA, JA e Italia (come sempre i nostri connazionali non mancano mai all’appuntamento) e tanti complimenti

 

da ogni parte del globo.elett.jpg

Ovviamente non sono mancati i problemi: in primis il meteo. Avevamo fatto i conti e il periodo scelto doveva coincidere con la fine della stagione delle piogge. Qualche temporale ce lo aspettavamo ma, a parte un giorno solo in cui splendeva un sole cocente che ci ha permesso di fare l’unico bagno in piscina, per il resto la media è stata di 4 temporali al giorno con pioggia violentissima, intervallati da nuvole persistenti e umidità quasi al 100%... E poi dicono che non c’è cambiamento climatico! Per fortuna la pioggia ci ha graziato nelle fasi di montaggio e smontaggio delle stazioni, fare queste operazioni sotto la pioggia battente sarebbe stato davvero problematico!Le camere ed i locali del resort erano dotati di condizionatori ma i generatori, che pensavamo efficienti, non riuscivano a reggere il carico quando i nostri amplificatori ed i condizionatori erano in funzione. Abbiamo sacrificato il nostro confort a beneficio della spedizione ma abbiamo comunque dovuto giostrarci con tensioni che variavano da un minimo di 160 volt ad un massimo di 270 volt a seconda dello stato di umidità dell’impianto che, obiettivamente, aveva qualche problema tecnico (guardate la foto qui acconto). Purtroppo sono cose che capitano in Africa ed è perfettamente inutile arrabbiarsi; bisogna fare buon viso a cattiva sorte e cercare, nel limite del possibile, di adattarsi alla situazione.el2

Durante la nostra permanenza abbiamo avuto il piacere di ricevere la visita di Richmond EL2BG, Eric EL2EF e  Dickson EL2DT i quali, in perfetto Ham Spirit, hanno preso possesso delle nostre radio e si sono divertiti nel pile up di A82X. Nel frattempo noi ci siamo dedicati alle radio della loro stazione club facendo alcune riparazioni e preparando il setup per i modi digitali. E’ stato fatto quindi il primo QSO tra due stazioni liberiane in FT8 e chi avrà piacere di visionare il nostro DVD potrà vedere in quali condizioni è stato fatto il QSO!

Inoltre nel DVD potrete apprezzare momenti intensi di pile-up, sia in CW che in SSB. Tra questi il nostro IZ2XAF (Alberto) ha dimostrato di saper gestire con molta padronanza i pile-up davvero intensi e stressanti, nonostante la sua fortunata giovane età sia anagrafica che radioamatoriale. Alberto era stato con noi a Mayotte nel 2013 e da allora aveva cominciato il conto alla rovescia per questa sua ulteriore esperienza. Ha saputo anche dare quel tocco di allegria e spensieratezza che solo i ragazzi giovani sanno dare. Grazie Alberto per la tua presenza e confidiamo in una prossima occasione: oramai sei dei nostri!

Come dicevamo all’inizio il team era composto da 11 operatori ma Mac JA3USA il giorno 6 e Franco I1FQH il giorno 9 sono dovuti rientrare per impegni improrogabili. L’assenza di 2 operatori si sente, soprattutto durante le ore notturne quando la stanchezza a volte prende il sopravvento; siamo però riusciti a convincere  IK2DIA (Marcello) a fare un pò di straordinari e per la prima volta si è messo al lavoro in modalità digitale. Dopo poche ore ci aveva anche preso passione riuscendo a gestire 2 stazioni contemporaneamente con estrema scioltezza: bravo Marcello… Hai dimostrato che ogni momento è buono per imparare, basta solo volerlo !

Vorrei scrivere dati, numeri e statistiche ma preferisco lasciare a Silvano questa incombenza, avrà certamente occasione di farlo durante la presentazione della spedizione che, come sempre, faremo presso le varie Sezioni ARI e/o convegni a cui saremo invitati. Allego solo qualche grafico giusto per riassumere come sono andate le cose.

Alla fine anche questa DxPedition è andata a buon fine con un risultato inaspettato: di solito non facciamo  previsioni ma se avessimo dovuto scommettere su come sarebbe andata a finire, avremmo perso di sicuro. Abbiamo chiuso la spedizione con 66494 QSO alla media di oltre 6000 QSO al giorno (di questi 1890 QSO doppi, purtroppo). Un pò di rammarico per i 160 metri, benchè fossimo presenti tutte le sere nell’ora di apertura per i JA, la propagazione proprio non ci ha assistito; abbiamo tentato anche in FT8 ma i QSO portati a casa con i JA in questa banda sono stati davvero pochi… pazienza: noi c’eravamo e ci abbiamo provato!

TU de I1HJT – Alfeo

 

N.B.   Statistica al netto dei QSO doppi.

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Solar Terrestrial Data