Rep. of Guinea 3XY1T

3XY1T … Per la prima volta tutti insieme !

teamOltre 91mila collegamenti, tra cui 1700 in 160 metri e più di 10mila in 40 metri  con  quasi 27mila callsign unici : è proprio il caso di dire che questa volta il team  I.D.T.  al completo  ha fatto il botto !

E con questi numeri iniziamo il racconto dell’ultima esperienza africana dell’Italian Dxpedition Team che, per una fortunata serie di eventi, ha visto riuniti per la prima volta tutti i propri membri.  E proprio con la sinergia tipica di coloro a cui piace “fare il Dxers” ,  tutto il gruppo si è mosso all’unisono per ottenere numeri e risultati a nostro modesto avviso molto appaganti.

Tutto ha avuto inizio a Giugno 2015 quando, di ritorno dal Kenya, Silvano e Stefano si sono messi al lavoro per la ricerca di una nuova location per la futura Dxpedition da organizzare per il mese di Novembre 2015. Dopo aver guardato la cartina geografica dell’Africa (continente a noi oramai famigliare) e aver  analizzato le statistiche disponibili in rete in merito alla classifica “most wanted country”, ci siamo imbattuti in un piccolo Stato dal nome ricorrente, ovvero la Repubblica di Guinea.

Diciamo subito che esistono diverse Guinee;  oltre alla Repubblica di Guinea,  in Africa troviamo anche la Guinea Bissau e la Guinea Equatoriale per poi finire nell’oceano Pacifico con Papua Nuova Guinea.

Un ginepraio di Guinee che, al primo impatto, disorienta  l’interlocutore:  tant’è che molti amici, saputo della notizia, facevano fatica a capire in quale Guinea fossimo diretti.

Per semplificare le cose noi l’abbiamo chiamata Guinea Conakry (dal nome della sua capitale) in modo da rendere chiara ed inequivocabile la nostra destinazione.

Ma non contenti abbiamo scrutato in lungo e in largo tutta la costa atlantica della Guinea Conakry e alla fine abbiamo 

 

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scoperto che esiste un piccolo gruppo di isole valide come referenza IOTA, ovvero Los Island -  AF051. Dopo aver analizzato la struttura morfologica e ricettiva di tutte le isole, la nostra scelta è finita sull’isola di Kassa, piccola isola del gruppo Los Island. Si tratta dell’isola più vicina alla terra ferma, facilmente raggiungibile anche se, per nostra sfortuna, sprovvista di energia elettrica.

Sull’isola abitano un centinaio di  persone dedite per lo più alla pesca  e esiste una strutture turistica formata da una serie di bungalows con tanto di ristorante e sala riunioni.  Questa struttura è gestita da Pascal (di origine francese ma in Guinea da oltre 30 anni) e dalla compagna Samo (di origine cinese). Il resort dispone di un proprio generatore funzionante solo durante la notte mentre, durante il giorno, è disponibile una piccola quantità di energia elettrica fornita da un impianto a pannelli solari. Per forza di cose abbiamo dovuto organizzarci con un paio di generatori che funzionavano a turno durante il giorno per poi utilizzare il generatore del resort durante la notte.

Come sempre abbiamo cercato un referente locale che  facesse da “trade union” tra noi e le autorità locali per il rilascio della licenza e le pratiche doganali in aeroporto. A questo scopo abbiamo interpellato DL7DF, Sigi e poi DL7UFR, Frank i quali già attivarono la Guinea negli anni passati; con grande Ham spirit ci hanno risposto immediatamente e  messo in contatto con Ibrahima Khalil Sow, un radioamatore locale che senza indugio si è prestato per darci una mano. Dobbiamo dire che all’inizio eravamo un po’ titubanti ma alla fine Ibrahima si è rivelato un preziosissimo e insostituibile organizzatore: per la prima volta non abbiamo dovuto preoccuparci di nulla in quanto, dal primo giorno fino all’ultimo, Ibrahima è stato a nostra completa disposizione risolvendo qualsiasi problema sia dal punto di vista logistico che burocratico: insomma, senza di lui sarebbe stata una impresa ben più difficile !kx3 3y

Come dicevamo all’inizio di questo racconto, la nostra intenzione era quella di andare In Guinea a Novembre ma, come si sa, non sempre tutto va liscio come noi vogliamo. Ed infatti abbiamo realizzato solo successivamente che ad Ottobre ci sarebbero state le elezioni per il nuovo presidente e, dietro suggerimento di Ibrahima, ci è stato consigliato di attendere l’esito delle elezioni per ovvie ragioni di sicurezza. Abbiamo quindi posticipato tutto alla seconda metà del mese di Febbraio e, proprio per questo, con la nuova data tutti i membri del team hanno potuto confermare la loro presenza per questa avventura.

E’ stato bello, una volta dopo tante dxpedition, essere tutti insieme e poter organizzare al meglio il nostro viaggio.  Anche Silvano ha potuto gestire con un certo margine il numero di contenitori da portare e, per una volta, abbiamo addirittura avuto qualche chilogrammo disponibile per bagaglio personale : quasi da non credere !  Ovviamente questo peso disponibile è stato subito utilizzato per incrementare il numero di antenne e, in particolare, abbiamo portato con noi una serie di antenne dedicate alla ricezione delle bande basse di cui descriveremo più avanti.

Per un discorso logistico ci è stato comunicato da Pascal che non potevamo mettere le stazioni nelle nostre stanze e quindi abbiamo dovuto pagare l’affitto della sala riunioni del resort collocando tutte le stazioni in un unico ambiente; non nascondiamo che eravamo un po’ preoccupati soprattutto per una problematica di “volume alto” della voce degli operatori SSB che potevano disturbare quelli del CW. Fortunatamente così non è stato grazie anche alla accortezza nel posizionare le stazioni in modo tale da avere meno “noise” possibile tra loro. Anzi, con questa configurazione abbiamo potuto essere molto flessibili e spesso una stazione cambiava antenna e modo operativo anche se all’inizio era adibita ad altro compito. Un insieme di flessibilità che ha portato i sui frutti !

Per raggiungere la Guinea ci sono diverse alternative: noi abbiamo scelto, come nostra prassi, quella più economica e grazie ad una offerta della AirFrance abbiamo potuto volare a  Conakry direttamente da Milano Linate via Parigi. Partenza il giorno 17 febbraio di mattina presto e arrivo in Africa nel tardo pomeriggio dello stesso giorno.  Purtroppo al tramonto non è consigliato il viaggio in barca a causa delle maree e quindi abbiamo dovuto soggiornare una notte nella capitale per poi portarci sull’isola l’indomani mattina.

Siamo stati sorpresi nel vedere la “nostra barca” : non ci aspettavamo certo un motoscafo d’altura ma nemmeno una “piroga” con un piccolo motore da 10 cavalli …. Affrontare l’Oceano Atlantico con questa imbarcazione non è certo una cosa da tutti i giorni ma questo era il mezzo di trasporto a nostra disposizione e quindi, indossati i giubbotti di salvataggio, ci siamo affidati alla buona sorte. Per nostra fortuna il tratto di mare che separa l’isola di Kassa da Conakry era calmo e, nonostante numerosi “stop” dovuti allo scivolamento di un  ingranaggio dell’elica del motore (cosa normale per una barca di quel tipo ! ) , siamo sbarcati su AF051 alle ore 10 del 18 febbraio

Preso possesso delle nostre stanze abbiamo iniziato immediatamente a montare le stazioni con relative antenne, connessione rete LAN e connessione internet. Ovviamente Mr. Murphy non poteva mancare e quella che doveva essere una connessione 3G a alta velocità si è poi rilevata una connessione stile “segnali di fumo”.  Ma siamo collaudati a questo tipo di inconveniente e sin dal primo QSO il nostro sistema di log online in real time ha pressochè sempre funzionato (se non per qualche breve e sporadica interruzione).

Abbiamo incaricato Ibrahima di risolverespy 3y il problema e alla fine siamo stati costretti ad acquistare dei modem da diversi provider in modo da “mixare” l’uno con l’altro a seconda della necessità. Avevamo previsto una telecamera live con tanto di audio per la stazione CW e la stazione SSB ma la connessione internet non ha permesso lo streaming … sarà per una prossima occasione !

La prima stazione andata on air è stata quella della RTTY con IK2RZP, Gino (per gli amici “riccioli d’oro”) che fin da subito ha dato sfogo alla voglia arretrata di pile up. La scelta è stata quella di fare RTTY su di una sola banda, ovvero i 15 metri. Scelta quanto mai azzeccata che ha dato modo anche ai “little pistol” di poter avere 3XY nel proprio log. Solo gli ultimi due giorni, e dopo un insistente “corteggiamento” da parte di Gino nei confronti del nostro stratega Silvano, è stato deciso di fare” una manciata di QSO” ( quasi 1000 in due giorni ! ) sulla banda dei 30 metri. Tutto questo anche a grande richiesta di molti OM : richiesta motivata dal fatto che 3XY non era mai stato attivato in questo modo su questa banda. Sarà interessante in un prossimo futuro analizzare il log e estrapolare le stazioni che ci hanno collegato in RTTY sia in 15 metri che in 30. Tutto questo per capire fino a che punto vale la pena fare più di una banda nello stesso modo operativo.

Successivamente ha iniziato a trasmettere anche la stazione in SSB con JA3USA, Mac  che fin da subito ha scaldato la ionosfera con pile up di JA e USA.  A seguire la stazione CW che è andata on air alla sera e già sulle bande basse.

Operativamente il setup era composto da una stazione dedicata al CW, una all’ SSB, una all’ RTTY e una per 6 metri e “jolly”. Diciamo subito che i 6 metri sono stati l’unica banda che ha deluso ma un po’ ce lo aspettavamo. Tutti i giorni Sergio -  IK0FTA ci informava sulle probabili aperture e non ne abbiamo mai mancata una anche se, purtroppo, non possiamo chiamarle “aperture” ma solo dei brevissimi momenti in cui, e non sempre, siamo riusciti a racimolare qualche sporadico QSO.  Di conseguenza questa stazione ha fatto da “jolly”, ovvero è stata dedicata per la prima settimana in modo particolare alla SSB mentre la seconda settimana al CW sulle diverse bande disponibili.

Ancora una volta siamo stati sorpresi dall’efficienza della antenna verticale mod I-PRO TRAVELLER che, montata in meno di 5 minuti direttamente sulla spiaggia adiacente la sala radio, ha permesso di mettere a log quasi 10mila qso !!!  Siamo ancora increduli nel ricordare i segnali dagli USA e dal Giapponese che questa antenna portava  al ricevitore : davvero una performance incredibile se rapportata alle dimensioni e alla semplicità costruttiva. Tant’è che spesso “bagnava” il naso alle nostre fidate Spiderbeam … Forse una questione di angolo (tra yagi e verticale sulla lunga distanza si fa sentire) o  forse il fatto di essere stata montata praticamente nell’acqua: fatto è che davvero ha funzionato a meraviglia !

Ma la grande sorpresa e soddisfazione l’abbiamo avuta dalle bande basse: numeri da record ( per noi, ovviamente ! ): oltre 10mila QSO in 40 metri di cui 4449 in CW e 5951 in SSB; in 80 metri 1848 QSO e, ciliegina sulla torta, ben 17154 QSO in 160 metri.  La cosa che più ci gratifica è il fatto che questi numeri non sono stati realizzati con antenne da fantascienza e nemmeno con potenze esagerate …. Noi abbiamo solo ed unicamente amplificatori lineari Elecraft KPA500 e quindi la potenza non ha mai superato i 500 watt. Anzi, spesso dovevamo diminuire la potenza per evitare interferenze con le altre stazioni. Inoltre il setup di antenne per la trasmissione è stato quello di sempre:  singola verticale fatta con del semplice cavo elettrico per i 40 metri, verticale raccorciata sempre in cavo elettrico su canna da pesca per gli 80 metri, 4 radiali ½ onda per 40 e 80 metri, singola verticale per i 30 metri e, per i 160, abbiamo montato una verticale con cappello capacitivo che, per qualche strana causa, non voleva sapere di risuonare.cane 3y Dopo qualche tribolazione e grazie ai preziosi consigli di Lucio IW2FND , siamo stati in grado di costruire un circuito di accordo che ha permesso all’antenna di risuonare perfettamente con ROS  1:1.

Insomma, il nostro solito setup di antenne che però, per questa volta, ha permesso un numero inaspettato di QSO. Questo fatto è dovuto, secondo il nostro parere, al tipo di terreno che abbiamo trovato sull’isola. Infatti  l’isola è un unico grande blocco di bauxite e granito e questo ha permesso di amplificare notevolmente le caratteristiche delle nostre antenne; se poi  consideriamo il fatto che eravamo praticamente in mezzo all’acqua salata, il risultato non poteva che essere dei migliori. Inoltre, sempre a nostro favore, ha giovato il fatto che sull’isola non esistono impianti elettrici: quindi niente noise a cui spesso siamo abituati in Africa e quindi la possibilità di utilizzare anche le stesse antenne verticali per la ricezione.

Ma parlando di ricezione vogliamo portare a vostra conoscenza la nostra esperienza fatta sul campo raffrontando diversi tipi di antenne. Per questa occasione I1HJT – Alfeo, ha preparato una serie diversa di antenne, ovvero: 2 verticale in fase mod. H1-Z 2 con preamplificatore,  una doppia loop LZ1AQ, una DHDL e una Diamond Loop. Non sono state previste beverage perché lo spazio non era sufficiente all’installazione di un filo lungo almeno 200 metri. 

Per coloro che fossero interessati ad approfondire il risultato di queste prove, rimandiamo tutto ad una interessante presentazione che Alfeo sta preparando e che sarà disponibile anche sul web in futuro; per il momento ci limitiamo a dire che, alla fine, i migliori risultati si sono ottenuti con la DHDL e con la Diamond Loop ma, come molti sanno, spesso questi risultati variano da luogo a luogo e a seconda della zona di provenienza del segnale ricevuto. Noi avevamo a disposizione uno switch con cui selezionare le diverse antenne e inoltre una splitter per dare modo non solo alla stazione CW ma anche a quella in SSB di utilizzare le antenne di ricezione. Come detto sopra spesso e volentieri, però, se ne faceva a meno perché il basso noise permetteva l’uso delle antenne verticali anche per la ricezione.

Discorso ottimale per i 20,17 e 15 metri; un pò meno i 12 e 10 ma, come sappiamo, il ciclo solare è nella fase calante e quindi dobbiamo cominciare ad abituarci a numeri un po’ più bassi del solito sia in 12 che in 10 metri. Grandi aperture mattutine via lunga per i JA mentre sono state totalmente assenti le previste aperture notturne per la west coast sempre via lunga sia in 10 che in 12 metri. In compenso dal tramonto fino a notte fonda c’era l’imbarazzo della scelta tra 15, 17 e 20 metri …. USA a più non posso mentre gli Europei erano presenti dalle prime ore del mattino fino al tramonto.

Dobbiamo dire che dentro di noi contavamo su numeri importanti ma non avremmo mai pensato a quelli realizzati. A 3 giorni dalla fine della spedizione, quando oramai avevamo superato gli 83mila QSO, Silvano ha riunito tutti e, con magistrale organizzazione, ha messo tutti “in riga” con un unico obiettivo : i 90 mila QSO.  E’ stata la prima volta che abbiamo fissato un obiettivo perché non è nel nostro stile darci dei target: sono troppe le variabili in una dxpedition e spesso si finisce per restare delusi. Ma eravamo troppo vicini per rinunciare!  Ci siamo sentiti come una squadra di calcio alla finale del campionato mondiale: dovevamo farcela!  Un traguardo ambizioso e una sfida con noi stessi  che, come ha detto qualcuno, fa “alzare l’asticella” .

Alla fine ci siamo riusciti : quando il log online ha stampato i 90mila QSO ci siamo congratulati a vicenda e simultaneamente ci sono arrivate numerose e-mail da amici che seguivano “in diretta” questa nostra corsa…. È inutile nasconderlo : è stato bello, gratificante e anche un po’ emozionante: non capita tutti i giorni e chi davvero ha la passione per la radio e per il Dx può capire quello che abbiamo provato!op 3y

Ed è per questo che vogliamo gratificarci, uno ad uno, come si conviene per le grandi occasioni. Un plauso va a Marcello – IK2DIA, il quale con passione e pazienza, si è fatto quasi tutte le notti in 40 e 80 metri SSB a macinare QSO uno dietro l’altro. Bravo anche a Gino – IK2RZP che ha saputo magistralmente gestire il pile up infuriato dell’ RTTY dal primo fino all’ultimo QSO.

Che dire di Angelo – IK2CKR che ancora una volta ha dimostrato l’arte di gestire pile up incredibili in CW, di Vinicio IK2CIO che nonostante tre giorni di tribolazioni dovute  alle conseguenze della profilassi antimalarica non ha mai “mollato l’osso” .

Bravo a Mac – JA3USA che tutte le volte ci delizia con i suoi pile up di JA nonostante possa restare con il gruppo solo per una settimana e quindi senza nemmeno avere il tempo di resettare il jet lag; ottimo lavoro di Alfeo I1HJT che finalmente ha potuto fare il “pieno” in 80 e 160 metri , banda quest’ultima da lui prediletta: sicuramente avrà dato il “new one” a molti OM e per questo gliene saranno grati !alto 1

Non diciamo nulla di Stefano – IK2HKT perchè in SSB se la suona e se la canta come vuole lui.

Ma voi e noi,  tutti assieme,  dobbiamo dire un GRAZIE grande al nostro “capo” Silvano - I2YSB che, come un buon padre di famiglia, riesce a tenere unito e coeso il nostro gruppo,  a farci provare ogni volta nuove emozioni e , lasciatecelo dire, riesce ad organizzare ogni volta la Dxpedition in maniera impeccabile sia prima, durante e dopo (QSL, LOTW, DVD etc.etc. ).

Terminiamo il nostro racconto come sempre, ovvero ringraziando chi ci aiuta sia economicamente che moralmente : amici, Sezioni ARI, Associazioni e Aziende e non per ultime le nostre famiglie.

Speriamo e contiamo su di voi anche per il futuro… Silvano è già al lavoro per la prossima dxpedition !